Le letture della domenica

Liturgia della Parola – 28 aprile 2024 

Quinta domenica di Pasqua – Tempo B

1. Dal libro degli Atti degli Apostoli (9,26-31).
2. Salmo responsoriale (Sal 21) Rit.: A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea. 
3. Dalla prima lettera di San Giovanni apostolo (3,18-24).
4. Dal vangelo secondo Giovanni (15,1-8).

N.B. Per leggere il testo delle letture puoi cliccare sul link a fianco Bibbia CEI e cercare i testi biblici.

…  un contributo per riflettere e pregare

Le letture della quinta domenica di Pasqua del ciclo B mettono al centro della nostra riflessione varie spunti di meditazione.
La prima lettura presenta da una parte San Paolo convertito che, senza paura, annuncia Gesù Salvatore del mondo e dall’altra una comunità serena che cresce di giorno in giorno sia nella fede in Gesù che nel numero di nuove conversioni.
La seconda lettura presa dalla prima lettera di San Giovanni unisce con maestria letteraria alcuni temi propri della riflessione dell’autore: amare nella verità e nei fatti, come anche il tema del cuore centro della decisione per aderire a Gesù. Per questo l’autore dice che Dio conosce il cuore di ognuno, perché è lì che avviene l’incontro tra lui e la persona. E poi altri tre verbi tipici di Giovanni: credere, osservare i comandamenti e il conoscere, che è da intendere come un entrare in relazione profonda con Gesù.
Da ultimo il vangelo, anche questo di Giovanni, dove Gesù continua a rivelare la sua identità divina attraverso la formula “Io sono” (ecco alcune ricorrenze: Gv 4,26; 6,35; 8,12; 9,5; 10,7.9; 10,11.14; 11,25; 14,6; 15,1). Ma fra tutte le citazioni sulla divinità di Gesù in San Giovanni ce n’è una che colpisce in modo particolare ed è quella nel capitolo 8,58 dove, nella controversia con i Giudei, emerge in modo chiaro il senso del verbo essere: prima che Abramo fosse (qui il verbo usato è gi,nomai /ghinomai cioè prima che Abramo cominciasse ad esistere), io sono (qui il verbo usato è eimi, / eimi verbo essere) cioè Gesù è eterno esattamente come il Padre e lo Spirito Santo.
Oltre a questo tema dell’identità divina di Gesù è presente anche l’aspetto del rimanere uniti (usato per ben sette volte in questi pochi versetti) a lui.
Tanti sono i temi proposti alla nostra riflessione che arricchiscono la nostra vita. Per questo possiamo dire con il salmista: «A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea».