Ermeneutica

L’ermeneutica è quella parte dello studio biblico che si occupa dell’interpretazione del testo sacro. Questo aspetto dello studio è molto delicato perché vuole mettere in luce da una parte i metodi più consoni per capire i testi biblici e dall’altra abituare il lettore ad avere sempre un atteggiamento di ascolto del testo sacro per capire quanto dice oggi a chi, credente o non credente, si mette in ricerca. Per una buona ermeneutica, infatti, oltre ad una preparazione di tipo tecnico (cioè usare quegli strumenti che provengono dagli studi letterari ed umanistici) occorre avere una grande capacità ed umiltà di ascolto. Si tratta di avere un atteggiamento di disponibilità interiore oltre che culturale per potere fare dire al testo sacro il suo messaggio. Per questo è importante tenere presente l’ “arco ermeneutico“: sapere fare l’esegesi (estrarre dal testo il proprio contenuto), sapere attualizzare il contenuto, e quindi applicarlo nel concreto della vita quotidiana.
– L’ esegesi: è il metodo che cerca di determinare il significato del testo in sé attraverso lo studio di varie discipline (dalle lingue antiche all’archeologia). Trovare il Sitz im Leben cioè l’ambiente vitale dove è nato il testo biblico.
– L’ermeneutica cerca di vedere il significato attuale e permanente di un dato testo biblico e la sua applicazione.

Per un approfondimento sull’ermeneutica si può vedere il documento della Pontificia commissione Biblica, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, LEV 1993. Il documento si divide in quattro parti. Nella prima vengono presentati in modo sintetico i vari metodi di studio (esegesi storico – critica, Analisi letteraria, ) e vari metodi di approccio alla Bibbia (canonico, sociologico, antropologia culturale, psicologici e psicoanalitici). Vengono presentati anche gli approcci liberazionista, femminista fino alla lettura fondamentalista. La seconda parte è dedicata alle questioni di ermeneutica. La terza parte introduce il lettore alle dimensioni caratteristiche dell’interpretazione cattolica della Bibbia. L’ultima parte che introduce all’uso della Bibbia nella liturgia. Il documento dopo avere parlato della Lectio divina, della lettura della Bibbia nel ministero pastorale conclude sottolineando l’importanza dello studio biblico per l’ecumenismo.

Dice il documento: “Il vero rispetto per la Scrittura ispirata esige che si compiano tutti gli sforzi necessari perché si possa cogliere bene il suo significato” (Conclusione, 119).