Le letture della domenica

Liturgia della Parola – 28 giugno 2024 

Diciassettesima domenica del tempo ordinario – Anno B

1. Dal secondo libro dei Re (4,42-44)
2. Salmo responsoriale ( Sal 144). Rit.: Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente.
3. Dalla lettera di San Paolo apostolo agli Efesini (4,1-6)
4. Dal vangelo secondo Giovanni (6,1-15)

N.B. Per leggere il testo delle letture puoi cliccare sul link a fianco Bibbia CEI e cercare i testi biblici.

…  un contributo per riflettere e pregare

La liturgia della diciassettesima domenica del tempo ordinario B dà inizio alla lettura del capitolo sesto del Vangelo di San Giovanni completamente dedicato al segno della moltiplicazione dei pani.
Il tema centrale della liturgia è dunque quello di riflettere sul senso del pane di vita e quindi sul valore dell’eucaristia.
La prima lettura richiama un breve passaggio del miracolo operato dal profeta Eliseo molto simile a quello compiuto da Gesù. Questo sta ad indicare il suo profondo legame con Israele e la sua storia. Come la profezia dell’Antico Testamento annunciava l’attenzione e la cura da parte di Dio per il suo popolo così in Gesù questa cura raggiunge il suo compimento: egli compie un segno che lo indica come il vero pane di vita, di vita eterna.
Da notare nel racconto evangelico tutto il contesto: Gesù che passa, il lago di Tiberiade, i discepoli, la folla, Gesù che sale sul monte e si siede con i discepoli. E tutto questo poco prima della festa ebraica di Pasqua.
Si tratta di un momento dove si vede il legame tra Gesù e i suoi, tra Gesù e la folla. Egli si preoccupa di come nutrirla. Da questo scaturisce il segno della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ma il segno è qualcosa che indica altro, anzi un Altro: Gesù stesso.
Gesù invita a fare questo salto di qualità: dal pane che perisce e del quale si ha ancora fame a quello che dura per sempre perché portatore di vita eterna.
L’eucarestia diventa così quel nutrimento che permette la condivisione e l’unione chieste dall’Apostolo Paolo nella lettera agli Efesini.
Anche noi possiamo dire con il salmista: «Apri la tua mano, Signore, e sazia ogni vivente».